Puerto Rio Tranquilo – Las capillas de marmol

02 - 04 Dicembre 2019

Dopo una ricca colazione fatta in casa, salutiamo il simpatico signore con i baffi e ci incamminiamo verso la strada principale di Villa Cerro Castillo. Qui, ad un orario indefinito tra le 10 e le 11, dovrebbe fermarsi l’autobus che va verso Puerto Rio Tranquilo.
Aspettiamo insieme ad una coppia di inglese, con cui parliamo uno strano spagnolo. È bello vedere che qui, siccome nessuno parla inglese, le conversazioni tra stranieri partono in spagnolo, per non sbagliare. Finalmente un posto al mondo in cui gli inglesi non si sentono in diritto di sfoggiare la loro lingua internazionale, ma si mettono sotto e cercano di imparare le basi della lingua locale. Ebbravi sudamericani!

 

Carretera Austral
Aspettando il bus

L’autobus passa dopo un’oretta e ci ritroviamo lo stesso autista di due giorni fa. La strada che porta a Puerto Rio Tranquilo è spaziale e lo diviene ancora di più quando iniziamo a costeggiare il lago, che si dice essere uno dei più grandi in Sudamerica.

Carretera Austral
Quasi alla fine della nostra avventura lungo la Carretera Austral

Durante il viaggio un tizio inizia a parlare con noi per venderci il tour in barca alle grotte e, già che c’è, anche l’alloggio per la notte. Io mi fido sempre poco di quelli che ti abbordano così, però il prezzo della stanza sembra buono per gli standard patagonici e decidiamo di andare almeno a vederla.
Come ci aspettavamo non ci piace, soprattutto perché l’uso della cucina è solo ad orari stabiliti e per noi invece sta diventando fondamentale per risparmiare un po’ (e per mangiare sano!).
Zaino in spalla e si parte alla ricerca. Per fortuna non girovaghiamo troppo prima di trovare un posto che ci piace. Anche la padrona di casa è caruccia e gentile.
Una volta insediati si apre davanti a noi una giornata di organizzazione. Ultimamente la nostra routine è questa: arriviamo in un posto nuovo, il resto della giornata se ne va nell’organizzazione del giorno dopo, il giorno dopo facciamo un trekking o una escursione e quello dopo ancora ripartiamo. Un ritmo serrato!

Per prima cosa andiamo in lavanderia, poi cerchiamo un posto per mangiare un boccone. È tardi e non abbiamo ancora pranzato, quindi ci divoreremmo qualsiasi cosa. Troviamo un camioncino che fa pasti veloci e che sembrano invitanti. La signora, che sa il fatto suo, ci convince con un piatto di bistecchina di maiale, patate saltate in padella e tè Calafate. Prendiamo i piatti e ci sediamo in riva ad un fiumiciattolo. Detta così sembra una cosa romantica, ma il fiumiciattolo è a malapena esistente e la riva è piena di erbacce alte e un leggerissimo odore di escremento fresco. Poi c’è Fido vicino a noi che aspetta i resti del nostro pezzo di maiale.
Mangeremmo ancora altre 2 porzioni, ma andiamo avanti con le commissioni.
Andiamo a sentire per l’autobus verso Chile Chico, ovvero la frontiera tra Cile e Argentina. Pare che ci sia tutti i giorni, nel pomeriggio quindi decidiamo di partire subito domani, dopo l’escursione in barca al mattino.
Per finire cerchiamo un tour per domani mattina alle Capillas de Marmol, ovvero le grotte di marmo presenti sul lago e che sono caratteristiche della zona. Ci mettiamo un po’ per decidere se fare il tour più corto o quello più lungo che va anche ad altre grotte dall’altra parte del lago, ma alla fine consideriamo migliore quello standard (e più economico).
Il ragazzo che ci aveva abbordato in autobus sembra seguirci per tutto il pomeriggio per venderci il tour con la sua agenzia, ma tutto questo fiato sul collo con noi non funziona e alla fine compriamo i biglietti con un’altra agenzia.

Adesso non ci resta che fare spesa per cena. I minimarket non sono fornitissimi e troviamo sempre gli stessi pasti pronti o congelati o le solite 2 varietà di verdure. Alla fine optiamo per una zuppa di pesce...a cui accompagniamo anche una bella bottiglia di vino bianco.
La giornata si è fatta più soleggiata e, con il sole, sono venuti fuori i colori del lago. Dietro all’azzurro di questo immenso bacino d’acqua, si alzano delle vette affascinanti, quasi tutte ancora imbiancate dalla neve. Questo paesaggio ci affascina e la presenza della neve sopra i monti gli dà quel qualcosa in più. Ancora una volta rimaniamo a bocca aperta dai panorami che ci sta regalando la Patagonia. Quello che si apre davanti a noi sembra sempre una di quelle immagini che si vedono in cartolina o sulle riviste, ma che sembrano irraggiungibili. E invece siamo qui a guardarli con i nostri occhi e ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere tutto questo a portata di mano!

Puerto Rio Tranquilo
Le nubi si diradano

Da questa bellezza non si sfugge e ce ne torniamo in camera per andare a prendere la macchinetta fotografica per poi tornare in riva al lago. Mentre l’amore mio si diverte a scattare fermi immagine di questo splendore, io mi siedo sulla sabbia a godermi ancora un po’ questo spettacolo, sotto i raggi di un flebile sole che mi scalda un po’. Un momento magico!

Puerto Rio Tranquilo
Barchetta e lago

La serata si sta volvendo al termine e non ci resta che tornare in casa, anche se qui la luce del giorno dura fino alle 10 di sera. Con calma inizio a cucinare la zuppa di pesce ed il pranzo per domani, mentre Marco si occupa di sistemare le foto. Oltre alla zuppa gli faccio trovare anche un antipasto improvvisato, che ci gustiamo con un bicchiere di vino! Un bel modo per chiudere la giornata.

Il risveglio è abbastanza presto, ma non drammatico. Ci prepariamo la colazione al calduccio di casa, prepariamo gli zaini e usciamo. Il cielo è completamente sereno, una giornata ottima per il tour alle grotte di marmo!!
Prima di partire la guida ci fa un briefing e per finire ci dice che in giornate come oggi chiedono sempre se vogliamo fare l’upgrade al tour più lungo (e costoso). Neanche ha finito la frase che tutti vanno da lei con i 20.000 pesos in più, quasi lanciandoglieli. Noi sembriamo gli unici perplessi perché già ieri avevamo valutato i pro e i contro e avevamo scelto per l’opzione normale. Non ci piace essere messi in questa condizione in cui siamo gli unici dissidenti. Per fortuna una coppia di vecchietti francesi dice di no e la signorina dell’agenzia trova una soluzione per tutti quanti: facciamo prima il giro normale tutti insieme, poi fanno scendere chi non vuol fare il tour lungo e la barca continua con gli altri. Mi sembra un buon compromesso...che però poteva venire fuori prima!
Andiamo a piedi fino al pontile e uno per uno saliamo in barca, dotati del giacchetto salvagente che ci rovinerà tutti i selfie :)

Puerto Rio Tranquilo
Selfie time...modalità omini Michelin

L’imbarcazione prende il largo con il motore al massimo e rimaniamo senza fiato dallo splendore, che già avevamo visto ieri, ma che oggi, con il sole a picco, è ancora più accentuato. Più che il lago, che comunque ci mette del suo, siamo impressionati dalle montagne innevate tutte intorno a noi, che danno un tocco di perfezione.

Puerto Rio Tranquilo
WOW!!!

Con la barca andiamo a vedere delle piccole e strette grotte di marmo dalle formazioni strane. La guida ci dà qualche nozione sulla formazione delle grotte e sui cambiamenti subiti da questa zona, in cui ogni tanto spunta fuori un lago che il giorno prima non c’era.

Puerto Rio Tranquilo
Ci avviciniamo alle grotte
Puerto Rio Tranquilo
Le pareti delle grotte

Le parte top del tour sono, però, la “cattedrale” e la “cappella” di marmo, due formazioni marmoree la cui forma ha ispirato questi nomi. Nella cappella è stato perfino celebrato un matrimonio qualche anno fa. Le foto di queste due strutture sono magiche, grazie alla cattura di colori e sfumature che, ad occhio umano, si perdono un po’. La luce del sole gioca molto nel creare tutte queste sfumature e siamo felici di aver trovato una giornata senza nuvole.

Puerto Rio Tranquilo
Colori incredibili
Puerto Rio Tranquilo
Questa e’la cappella o la cattedrale??
Puerto Rio Tranquilo
Questa e’la cappella o la cattedrale?? – parte 2

Il capitano mette di nuovo la quarta e ben presto siamo al pontile, ma prima di scendere diamo un ultimo sguardo a questa meraviglia.

Adesso non ci resta che aspettare il nostro autobus per Chile Chico delle 15.
Andiamo verso la guesthouse dove il pranzo che avevamo preparato ieri ci aspetta: una bella insalata di riso.
Mangiamo, ci riposiamo un po’ e poi prendiamo le nostre cosine per l’ennesima volta e ci dirigiamo verso la riva del lago. Ancora è presto e abbiamo deciso di passare l’ultima oretta seduti a contemplare ancora questo splendido paesaggio scaldati dai raggi del sole.

Puerto Rio Tranquilo
Un momento romantico

Quando andiamo all’agenzia che ci ha venduto il biglietto dell’autobus ci dicono di mettere gli zaini nel minivan, ma dobbiamo aspettare un po’ perché ci sono delle persone che stanno facendo il tour alle grotte adesso e che devono prendere il bus con noi. Cosa???? Non si potevano organizzare un po’ meglio e fare il tour al mattino?? Questo leggero lamentio si trasforma in un pelino di nervosismo in più quando alle 16, con un’ora di ritardo, i due finiscono il tour, ma vanno tranquillamente a pranzo invece di correre verso il bus e scusarsi dell’ora. Ma allora siete proprio stronzi!!! I nostri sguardi si incrociano con quelli della coppia francese che sta aspettando da 1 ora come noi...non siamo gli unici scocciati. Anche l’autista, che fino ad ora è stato tranquillo e sereno, si sta iniziando ad agitare.
Con molta calma vediamo i due presentarsi al minivan venti minuti dopo, venendo accolti con degli sguardi poco amichevoli. L’autista mette la prima e partiamo.
Avevo letto che questa strada era molto panoramica e ci avrebbe lasciato a bocca aperta, ma mai avrei immaginato così tanto! Praticamente circumnavighiamo il lago e ad ogni chilometro c’è qualcosa di speciale che ci cattura, specialmente avvicinandoci alle montagne che vedevamo da lontano.

Puerto Rio Tranquilo
L’altra faccia del lago
Puerto Rio Tranquilo
Guidando in mezzo allo splendore

Non riusciamo a staccare gli occhi dal finestrino e cercare di immagazzinare quanto più splendore possibile da questi luoghi così magici ed immacolati. L’autista si ferma ad un paio di punti panoramici per mostrarci queste bellezze. Viaggio indimenticabile!!

Puerto Rio Tranquilo
Panorami immensi
Puerto Rio Tranquilo
Un ultimo sguardo prima di allontanarci dal lago

Arriviamo a Chile Chico verso le 7.30 di sera e da qui inizia l’avventura. Il primo task ci va meglio del previsto. Camminiamo un po’ dalla stazione degli autobus, questa volta veramente a caso, e troviamo una casa con la scritta hospedaje, che significa casa di qualcuno che affitta camere. La signora ci accoglie benevolmente e ci dà una cabana, ovvero una casetta annessa alla casa principale, a 20.000 pesos tutta per noi. Un prezzo da paura per una casetta del genere!! La prendiamo ad occhi chiusi.
La padrona di casa ha anche un negozietto davanti e ne approfittiamo per comprare qualcosa per cena e colazione di domani. Passiamo il resto della serata a goderci la solitudine di un posto tutto per noi!!

Il mattino dopo l’obiettivo da portare a termine è passare la frontiera e arrivare a Los Antiguos in Argentina. La frontiera è a pochi chilometri da qui, ma non ci sono autobus che ci vanno, eccetto per 2 minivan al giorno che fanno anche attraversare la frontiera.
Dato che abbiamo l’autobus notturno da prendere stasera per El Chalten, ce la prendiamo con molta calma. Una bella colazione e una lunghissima doccia calda, prima di prendere il nostro zaino in spalla e partire. Per prima cosa andiamo alla stazione dei bus per vedere se riusciamo a beccarne uno per la frontiera. Ovviamente quello che sarebbe dovuto partire verso ora di pranzo non esiste più, quello prima lo abbiamo perso e quello successivo è alle 18. Decidiamo allora di incamminarci a piedi e provare a fare autostop più avanti.
Camminiamo un po’ poi vediamo un minivan e chiediamo se va alla frontiera. L’autista ci dice di sì, ma parte alle 3. Ringraziamo e continuiamo. Quando ci vede proseguire a piedi ci offre, impietosito, di portarci almeno alla frontiera cilena...che comunque ci fa risparmiare 6 km!!

Una volta fatto lo stampo di uscita dobbiamo camminare fino alla frontiera argentina. Quasi tutte le frontiere viste in vita nostra hanno gli uffici dei due paesi praticamente attaccati, se non nello stesso edificio. Ma Cile e Argentina la fanno difficile!! Ogni punto di frontiera che abbiamo attraversato tra Cile e Argentina ha la peculiarità che i due uffici sono a km e km di distanza...ma perché poi?? In questo caso si trovano a circa 5 o 6 km di distanza e non ci resta che farceli a piedi. Ogni tanto sentiamo qualche auto e proviamo a fare autostop, ma nessuno si ferma. Perché non si fermano??? Sono così pochi chilometri e non c’è dubbio che stiamo andando nella stessa direzione...forse sono spaventati dalla barba di Marco :)

Puerto Rio Tranquilo
Camminando nella terra di nessuno

Quando ormai abbiamo percorso metà strada finalmente un buon uomo si ferma e ci carica e, una volta arrivati in frontiera, si offre anche di portarci a Los Antiguos. Finalmente una persona di cuore!!
Da dove ci lascia camminiamo ancora qualche chilometro per arrivare alla stazione dei bus. Qui compriamo il biglietto dell’autobus per stasera alle 20.30...il che significa che dobbiamo aspettare 8 ore. Lasciamo gli zaini grandi e andiamo a mangiare qualcosa. Trovare un posto aperto ed economico in questo paesino dimenticato da dio non è semplice, ma alla fine ne troviamo uno e ci restiamo fino a che non chiude e ci cacciano.
Mesti, torniamo alla stazione dei bus e aspettiamo le altre 4 ore lì. Io mi vado a fare una passeggiata per comprare un po’ di frutta per il viaggio, ma non so cosa altro fare. Il tipo dell’agenzia ci offre anche un caffè e dei biscotti dalla pena che stiamo facendo in questo momento.

Finalmente è ora di partire. Saliamo in autobus e siamo in 4!! Mai successo! Noi e l’altra coppia proviamo ogni tipo di posizione nei sedili, pensando che tutto questo spazio ci cambi l’esperienza dell’autobus notturno. Purtroppo non è così e anche occupando due sedili a testa la scomodità regna. Oltre a questo, per la maggior parte del viaggio, la strada è sterrata e balliamo sui sedili. Nottata rilassante!!

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