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Guida per sopravvivere ad un viaggio itinerante (via terra) in Cina

Essere backpackers in Cina, in bassa stagione e attraversando luoghi non sempre abituati al turismo può portare all’esaurimento nervoso. Dopo 1 mese attraversando la Cina da ovest verso est, ecco 20 consigli, raccomandazioni o anche solo avvertimenti per partire rassegnati a dover affrontare le stranezze di una delle civiltà più grandiose del mondo.

  • I cinesi non parlano inglese, a parte poche eccezioni che non incontrerete durante un viaggio. “Ma dai non è possibile che negli hotel non sappiano una parola di inglese!!” Si, è possibile. A volte ti illudono accogliendoti con un “hello!”, ma subito dopo ti accorgi che è l’unica parola che sanno.
    Scordatevi di riuscire a comunicare con i gesti, la loro gestualità è completamente differente dalla nostra e le incomprensioni sono all’angolo. Allora come fare? Scaricatevi PRIMA DI ENTRARE IN CINA l’app di Google Translate con i pacchetti offline di inglese e cinese (semplificato, non tradizionale!) e comunicate con quello. La traduzione da inglese a cinese è migliore rispetto a quella da italiano a cinese. Perché è necessario scaricarsi tutto prima di partire? Andate al punto 2.
  • In Cina tutti i servizi Google sono bloccati! E noi che avevamo salvato tutto quello che ci poteva servire in viaggio su Google Drive!!!
    Impostate quindi come browser di ricerca uno diverso da Google, noi abbiamo usato Bing. E scaricatevi tutto quello di cui avete bisogno prima di attraversare il confine. L’app di Google translate offline funziona.
  • “Va beh ma se è solo Google il problema è semplice!” Eh no! La maggior parte dei siti di cui avrete bisogno è bloccato. A questo si può ovviare scaricandosi (sempre prima di partire) un programma VPN. Noi abbiamo usato SaferVPN ma ci ha spesso dato problemi.
  • Molti hotel, spesso quelli più economici, non accettano stranieri. Fateci pace! Contate sui grandi numeri, entrate in tutti gli hotel che incontrate, anche quelli che sembrano non alla vostra portata, a volte si ricevono degli sconti di più del 70% (noi siamo stati in hotel di lusso per 20$ per una stanza doppia). Oppure, se siete più intelligenti di noi e vi mettete in cammino in alta stagione, probabilmente potrete contare sulle Guesthouses e Youth Hostels consigliati dalla Lonely Planet (che noi abbiamo trovato chiusi in bassa stagione o “off season” come la chiamano loro!).
  • Negli hotel chiedono sempre una cauzione al momento del check in. Non spaventatevi quindi se dopo aver faticosamente pattuito un prezzo che vi aggrada, al momento del pagamento vi chiedono più del doppio. Controllate che nella ricevuta che vi lasciano sia segnata la cifra che vi hanno chiesto di cauzione e non perdetevi la ricevuta!
  • Nelle stazione degli autobus, dei treni, delle metro, all’ingresso delle principali attrazioni e a volte anche all’ingresso degli hotel (ci siamo stupiti che non ci fossero all’interno del bagno!) ci sono controlli con il metal detector. Vi sentirete dei ricercati e non ci si fa l’abitudine, neanche dopo 1 mese!
  • Il segno “X” fatto con due dita significa 10, mentre il pollice e il mignolo alzati significa 6, gli altri divertitevi a scoprirli da soli. Vi sarà utile quando chiedete i prezzi.
  • Aspettatevi che il posto che vi è stato assegnato in autobus o treno sia SEMPRE occupato.
  • Nei treni notturni cinesi gli hard sleepers sono più economici dei soft sleepers e sono accettabili. I posti in basso sono un po’ più costosi di quelli in alto ma sono decisamente migliori. Aspettatevi tanta umanità!
  • La modernità in Cina è arrivata ovunque, ma, aimè, le cuffiette no! Ovunque c’è musica a palla sparata dalle casse dei cellulari (e non aspettatevi di sentire Chopin) e film a tutto volume.
  • Nella provincia dello Xinjiang ci sono posti di blocco ovunque. Lungo i tragitti di autobus a lunga distanza aspettatevi che ogni tanto entri un poliziotto a controllarvi il passaporto, ma non fanno particolari problemi.
  • Nelle biglietterie di treni e autobus (a parte a Pechino) è sempre un disastro farsi capire. Dopo le estenuanti discussioni delle prime volte abbiamo brevettato una tecnica che ha velocizzato le prenotazioni: mostrate il nome della destinazione che volete in cinese (noi facevamo screenshot della Lonely Planet) e portatevi foglio e penna per scrivere la data di partenza e l’orario che preferite. Anche l’app di Google Translate può essere utile per altre comunicazioni.
  • Deodorante? Impossibile trovarlo…e non nel senso che i cinesi puzzano ma che i negozi proprio non lo vendono. Se dopo 20 giorni il vostro è finito accendete un cero a qualche santo e mettetevi alla ricerca ma aspettatevi di essere guardati come alieni…manco cercaste funghetti allucinogeni in merceria! Noi l’abbiamo trovato in un Carrefour!
  • Se comprate biglietti dei treni dalle numerose agenzie online (consigliamo vivamente China Diy Travel), quando li andate a ritirare in stazione di una città poco turistica aspettatevi di essere guardati con sospetto. E se, malauguratamente, vi chiedono da che sito li avete comprati non indugiate a rispondere www.12306.cn (il sito ufficiale, da cui l’agenzia online a cui vi siete affidati ha sicuramente comprato per voi i biglietti). Noi abbiamo ingenuamente risposto a questa domanda-trappola menzionando l’agenzia online e non il sito ufficiale e pur avendo la maledetta prenotazione nei loro pc associata ai nostri numeri di passaporto ci hanno inventato mille problemi (tra cui che i nostri passaporti non erano validi per quell’acquisto) e alla fine ci volevano far ricomprare il biglietto. Fortunatamente siamo riusciti a contattare l’agenzia che ha risolto il problema inesistente che si erano creati in stazione per la paura degli stranieri. Nelle stazioni di città turistiche non avviene niente di tutto ciò…a Xian li abbiamo ritirati in 1 minuto!
  • I cinesi sputano. Tanto! E dire rumorosamente è usare una pallida rappresentazione della realtà. Poi ruttano, risucchiano il brodo dei noodles e mangiano a bocca aperta sbiascicando…sono le loro usanze, accettatele! Ti vogliono solo rendere partecipe di tutte le loro più recondite funzioni corporali. Fatevene una ragione!
  • I bagni pubblici. Auguri!
  • Se vedete un bambino che in mezzo ad una piazza affollata si tira giù i pantaloni e si accovaccia…si, la sta facendo proprio davanti a voi!
  • Se prendete un treno notturno e salite non alla stazione di origine del treno ma ad una intermedia aspettatevi (almeno negli hard sleepers) che le lenzuola della vostra cuccetta siano state usate, dove usate significa che ci sono anche macchie di cibo che gli ospiti che vi hanno preceduto hanno allegramente consumato, con tanto di bottiglie vuote e cartacce sparse sopra al materasso. Se vi trovate in questa condizione chiedete gentilmente al responsabile del vagone che vi porti lenzuola pulite (ovviamente usando il traduttore!). Se vi dice che non ci sono o che non è possibile non desistete, insistete nella vostra richiesta (un po’ meno gentilmente di prima!) e alla fine qualcuno arriverà brontolando a cambiarvele.
  • Le calcolatrici sono disseminate quanto dovrebbero esserlo le cuffiette, ma scarsamente le utilizzano quando ce n’è bisogno. Se chiedete un prezzo e la commessa si impanica perché non sa come dirvelo indicategli la calcolatrice ad un palmo dalla sua mano.
  • Non aspettatevi che i cinesi si facciano in quattro per farvi capire quello che stanno dicendo (anche se è una informazione importante!). Continueranno a ripetervi decine di volte la stessa identica frase in cinese, non usando nessun tipo di gesto che potrebbe alludere al significato, pensando probabilmente che alla decima volta voi abbiate miracolosamente imparato il cinese! Se volete capire qualcosa siate voi quelli creativi!

 

Quella cinese era una civiltà che aveva inventato un suo modo di scrivere, di mangiare, di fare l'amore, di pettinarsi; una civiltà che per secoli ha curato diversamente i suoi malati, ha guardato diversamente il cielo, le montagne, i fiumi; che ha avuto una diversa idea di come costruire le case, di fare i templi, un'altra concezione dell'anatomia, un diverso concetto di anima, di forza, di vento, d'acqua; una civiltà che ha scoperto la polvere da sparo e l'ha solo usata per fare fuochi d'artificio invece che proiettili per i cannoni. Quella civiltà oggi cerca solo di essere moderna come l'Occidente [...]"

T. Terzani, Un indovino mi disse