Coyaque e Villa Cerro Castillo – La prima vetta conquistata

29 Novembre - 02 Dicembre 2019

Il viaggio per Coyaque ci conferma l'unicità di un paesaggio così attraente e allo stesso tempo così inospitale. Piove per tutto il tempo ma, ciò nonostante, ci rendiamo conto di quello che abbiamo intorno. Foreste, laghi e vette innevate sono esattamente quello che uno si aspetta da questo lato del mondo.
Arriviamo a Coyaque poco prima di pranzo. Alla stazione degli autobus ci informiamo per le prossime partenze per Villa Cerro Castillo e ci sono quasi ogni giorno quindi siamo a cavallo. Qui a Coyaque non c’è molto da fare, solo un trekking in un parco che sembra più un riempitivo in caso si rimanesse bloccati qui, più che una vera e propria attrazione imperdibile. Decidiamo così di partire già domani per la prossima destinazione.

Troviamo abbastanza facilmente un piccolo ostello dove stare. Come al solito cerchiamo che abbia la cucina, per poterci preparare noi i pasti, e una stufa per scaldarsi. È però troppo tardi ora per andare a fare la spesa e cerchiamo quindi un posto per il pranzo. Facciamo due passi con un timido sole che inizia ad affacciarsi dietro alle nuvole e ci fermiamo in un locale che fa un menù fisso ad un ottimo prezzo. Nel pomeriggio facciamo due compere per il freddo, dei calzini più pesanti e una calzamaglia per me, e poi andiamo a cercare una banca per ritirare.

Coyaque
Una passeggiata in centro

Essendo questa una città un poco più grande si vedono sui muri e sulle vetrine dei negozi i segni delle proteste. Le banche sono tutte chiuse e con le vetrate ricoperte da lamiere. Sentiamo anche dei tamburi provenire dalla piazza principale e vediamo un corteo partire, ma sembra piuttosto innocuo. Tornando verso l’ostello troviamo delle ragazze ad un incrocio che, bloccando la strada manifestano contro la violenza sulle donne. Il motivetto, accattivante all’inizio, ci entra in testa e non riusciamo più a smettere di cantarlo: No era culpa mia, ni donde estaba, ni como vestia. El violador eres tu! el violador eres tu!
Facciamo spesa per la cena, la colazione e qualche snack per i vari trekking che faremo. Tornati in ostello ci prepariamo una frittata alle verdure e poi ci rilassiamo di fronte alla stufa per un po’.

La mattina seguente prendiamo presto il bus per Villa Cerro Castillo. Il cielo è finalmente sereno anche se la temperatura è un poco fredda. Il paesaggio attorno a noi non cambia ma vederlo sotto un sole pieno è assolutamente straordinario. Dopo un po’ smettiamo di cercare di far foto, che dal bus in movimento non vengono mai bene, e ci godiamo il panorama in santa pace. Quando siamo vicini a Villa Cerro Castillo vediamo enormi montagne aguzze e bianchissime dominare l’orizzonte. Rimaniamo a bocca aperta e non possiamo fare a meno di tirare fuori le macchinette fotografiche per cercare di immortalare tanta immensità. Scopriamo poi che queste montagne sono proprio quelle attorno a Villa Cerro Castillo e, una di queste, è proprio il Cerro Castillo che affronteremo domani! Che meraviglia!!

Villa Cerro Castillo
Domani saremo lassù

Scendiamo dal bus andiamo a cercare una stanza per la notte. Non riusciamo a trovare niente al prezzo che vorremmo e ci dobbiamo accontentare di pagare un poco di più.
In compenso, il paese è talmente piccolo che riusciamo a fare la spesa e a cucinarci per pranzo. Chiediamo al gestore della guesthouse se sa di passeggiate da fare in mezza giornata per tenerci occupati oggi pomeriggio. Ci indica una facile camminata verso un museo sull’altro lato della valle, appena superato il fiume.

La giornata è troppo bella per stare in casa e abbiamo proprio bisogno di essere un po’ scaldati dal sole. Usciamo per cui di casa subito dopo pranzo e ci incamminiamo per la Carretera Austral. Dopo poco imbocchiamo una strada bianca e proseguiamo a camminare tra prati fioriti, seguendo il fiume. In alto, non possiamo fare a meno di ammirare a bocca aperta lo spettacolo del Cerro Castillo. Raramente ho visto una montagna così bella in condizioni così perfette di clima e stagione (sole, neve sulla cima, cielo azzurro).

Villa Cerro Castillo
Cielo sereno e panorami mozzafiato

Prima di arrivare al museo, troviamo una roccia che si affaccia su un’ansa del fiume. La vista sulla valle e sulle montagne è bellissima ed è anche un poco riparata dal vento che tira. Ci fermiamo a sorseggiare tè, a cantare e a rilassarci.

Villa Cerro Castillo
Freedom!!

Il tempo passa veloce e non abbiamo più voglia di andare al museo (se mai ne avessimo avuta) e decidiamo di rincasare. Al ritorno vedo un sentiero diverso da quello di andata, che salta un bel pezzo di strada asfaltata. Dobbiamo fare qualche acrobazia per superare del filo spinato ma almeno passeggiamo nella natura e non tra le auto.
Arriviamo al paese che c’è ancora il sole. Stiamo scendendo sempre più a sud e il tramonto è oramai dopo le 9. Ceniamo, passiamo un po’ di tempo nella sala comune dell’ostello e poi andiamo a letto.

L’indomani non ci svegliamo troppo presto anche se ci aspetta una lunga camminata. Comunque fa buio molto tardi e quindi non ci preoccupiamo. Dopo una bella colazione ci mettiamo in marcia. Sappiamo che c’è un cancello dove si deve pagare una somma un po’ esagerata per l’accesso al sentiero. Abbiamo però letto che se si passa per un altro sentiero, attraverso una proprietà privata, non si deve pagare nulla. Considerando come sono andate le ultime volte con situazioni del genere ce la ridiamo dicendo che noi, come minimo, non solo dovremo pagare ma pagare pure doppio. Grasse risate fino a che il tutto non si materializza davanti ai nostri occhi. Non solo dobbiamo pagare il biglietto del parco, aumentato rispetto ai prezzi letti online, ma dobbiamo pure pagare il passaggio al privato!! Un bagno di sangue insomma.
La passeggiata inizia dentro un boschetto e poi esce regalando meravigliose viste su pareti rocciose innevate. Degli alberi pieni di fiori rossi creano un contrasto di colore che incanta.

Villa Cerro Castillo
Colori che incantano

Più saliamo e più la vista della valle si allarga, in fondo riusciamo anche a scorgere un lago.

Villa Cerro Castillo
La valle vista da quassù

Il sentiero attraversa anche dei piccoli corsi d’acqua che hanno oramai invaso parte del fianco della montagna. Dobbiamo fare i salti mortali per evitare di metterci i piedi dentro. Passiamo poi da un terreno erboso a uno sassoso mano a mano che saliamo sempre di più.

Villa Cerro Castillo
Sosta tè

 

Villa Cerro Castillo
Un passo dopo l’altro

Troviamo anche alcuni tratti di neve che dobbiamo superare creandoci degli scalini a forza di picconare con la punta del piede. Erika, nonostante la pendenza e la scivolosità del terreno, non si spaventa e supera il tratto difficile velocemente.

Villa Cerro Castillo
Neve fresca

Dopo più di mille metri di dislivello arriviamo alla fine della salita e, come in un film, mano a mano che ci avviciniamo, il monte si rivela dietro all’orizzonte. È vicinissimo e per questo, imponente.

Villa Cerro Castillo
Imponenza

Proseguiamo per un breve tratto in piano, senza riuscire a trattenere parole di stupore assoluto, e arriviamo al punto panoramico da cui si vede la laguna blu sottostante.
Qui le parole possono solo che lasciare spazio alle immagini, ma anche quest'ultime non sono adeguate a descrivere la perfezione del paesaggio.

Villa Cerro Castillo
Yo y tu...y el cerro

Mangiamo un panino e della frutta mentre beviamo il tè caldo dal nostro fantastico thermos. Scattiamo dozzine di foto, fino a quando non abbiamo più soggetti da immortalare.

Villa Cerro Castillo
...e il magnifico condor!!

Dopo un'ora riusciamo a staccarci a fatica dalla nostra panchina di roccia e a lasciarci alle spalle questa meraviglia.
La discesa è per lo stesso percorso dell'andata e quindi non presenta grosse novità. L'unico punto interrogativo sarà la discesa nel tratto di neve fresca. Erika è un po' preoccupata ma non si fa prendere dal panico neanche questa volta e in un attimo siamo oltre.

Villa Cerro Castillo
Sorgente di acqua fresca

Arriviamo in paese stanchi ma non troppo distrutti. Ci dimentichiamo di fare stretching e domani ce ne pentiremo. Andiamo a comperare gli ultimi ingredienti per la cena e poi andiamo in ostello. Ce ne stiamo tranquilli fino all'ora di andare a dormire.

La mattina seguente ci svegliamo con calma e facciamo colazione. Usciamo verso le 10 e ci mettiamo ad aspettare sulla Carretera che passi qualche autobus verso Puerto Rio Tranquillo. Fortunatamente ci sono solo altri due ragazzi inglesi quindi non ci sarà lotta all'ultimo sangue per accaparrarsi i posti. Aspettiamo per più di mezz'ora e poi vediamo la sagoma del bus apparire all'orizzonte. Si ferma e quando scende il conducente ci fa segno che ci sono abbastanza posti per tutti. Tiriamo un sospiro di sollievo e saliamo.

Subito un ragazzo che sembra un turista si presenta e ci chiede dove siamo diretti. Dicendogli che stiamo andando a Puerto Rio Tranquilo ci dice che ora il tempo è magnifico e che dovremmo proprio fare il giro in barca alle Capillas de Marmol oggi. In realtà noi avevamo visto che oggi pioveva ma domani era bel tempo, comunque si che faremo il giro in barca, altrimenti avrebbe poco senso fermarsi lì. A questo punto ci dice che lui ha una agenzia e che può farci il tour a 10000 pesos a persona. Ad Erika le si rizzano subito i capelli, non sopporta proprio i PR delle agenzie. Gli chiediamo comunque se sa i prezzi delle camere e ci dice 12000 pesos. Noi vorremmo spendere più attorno a 10000 e lui si industria a chiamare un suo amico che ha una guesthouse e ci dice che ci può fare quel prezzo. Decidiamo di dargli una possibilità anche se gli diciamo che vogliamo fare il tour domani e non oggi. Vedremo poi se il tutto si concretizzerà o meno.

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