Scritto da Erika.
01 - 03 Ottobre 2016
Questa mattina ci svegliamo in treno, ma a differenza di altre volte, non stiamo per arrivare a destinazione…anzi, siam ancora molto lontani!! Per questo ci alziamo con calma, aprendo prima un occhio, poi l’altro. Mi sporgo dalla mia cuccetta per dare il buongiorno al mio amore e dopo poco iniziamo a rimettere i nostri spazi in assetto da giorno. Infatti la cuccetta intermedia durante le tratte diurne deve essere riposta, altrimenti non si ha lo spazio per stare seduti nella cuccetta più bassa. Guanciali e lenzuola devono essere piegati e ammassati da qualche parte in attesa che gli addetti ai servizi vengano a prenderle.
Una volta svolte queste operazioni, che ormai stanno diventando di routine, ci concediamo un rassicurante chai, chai…e l’omino del chai non ci delude mai, sempre presente in ogni treno, con il suo vocione così caratteristico (che Marco sa imitare alla perfezione!!). Le scorte di cibo, invece, ce le siamo portate, così ci finiamo di svegliare con una colazione a base di biscotti e chai!
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Scritto da Erika.
26 - 28 Settembre 2016
Il treno per Calcutta arriva con 5 ore di ritardo, ma questa volta non ci crea nessun problema, anzi per noi è meglio essere arrivati alle 11 che alle 6 del mattino! Grazie a Google Maps sappiamo che a Calcutta ci sono numerosi autobus e abbiamo individuato quello che dobbiamo prendere per arrivare a Sudder Street, la strada in cui ci sono molti hotel per turisti. Ovviamente i tassisti davanti alla stazione ci dicono che non esistono autobus…eh già!
L’autobus che prendiamo è uno dei nuovi, con aria condizionata, il che non è male, soprattutto dopo una camminata con 40 kg sulle spalle che fa sempre sudare più del normale. Una volta saliti cerchiamo di sistemarci nel modo più comodo possibile dato che abbiamo letto e sentito ovunque che Calcutta è un dramma per il traffico e questo tragitto potrebbe anche durare più di un’ora!! Per carità, traffico ce n’è, ma non più di altre città indiane.
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Scritto da Erika.
20 - 22 Settembre 2016
Stazione di Agra. L’approccio alle nuove città inizia sempre dalle stazioni, di treni o di autobus. Anche oggi veniamo assaliti dai tuk tuk a cui questa volta dovremmo per forza affidarci, è troppo tardi per cercare mezzi di trasporto alternativi. Prima però andiamo a fare il biglietto del treno per Delhi di dopodomani, che ci servirà per prendere la coincidenza con quello notturno per Varanasi. Svolta questa missione, Marco contratta un buon prezzo per il trasferimento in tuk tuk da qui alla porta Est del Taj Mahal. Abbiamo deciso di prendere una stanza nella zona del Taj perché sarà l’unica cosa che vedremo ad Agra. Non abbiamo molto tempo e siamo venuti qui solo perché non si può andare via dall’India senza aver visto la sua principale icona.
L’autista come al solito ci propone di portarci a vedere degli hotel di sua conoscenza, ma noi decliniamo l’offerta dicendogli che dormiremo all’ingresso del Taj per aspettare che aprano le porte…quanto siamo simpatici stasera!!
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